Cosa fare in caso di sintomatologia, positività o contatto con soggetto positivo?
Con decreto legge n. 105 del 10/08/2023 è cessato l’obbligo di isolamento per i casi COVID-19 e il regime di autosorveglianza per i contatti.
Le persone risultate positive a un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non sono più̀ sottoposte alla misura dell’isolamento.
Si raccomanda, tuttavia, ai fini di ridurre la possibile trasmissione della malattia ad altri individui, l’osservazione delle seguenti precauzioni (valide per prevenire la trasmissione anche delle altre infezioni respiratorie):
- indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone;
- rimanere a casa fino al termine dei sintomi, se si è sintomatici;
- applicare una corretta igiene delle mani;
- evitare gli ambienti affollati;
- evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza;
- evitare di frequentare ospedali o RSA;
- informare della malattia le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, soprattutto se anziane, fragili o immunodepresse;
- contattare il proprio medico curante, se si è persona fragile o immunodepressa, oppure se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.
Le persone che sono venute a contatto con un caso confermato di COVID-19 non sono soggette a nessuna misura restrittiva.
Si raccomanda, tuttavia, che nei giorni immediatamente successivi al contatto, le stesse:
- pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di infezione (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza);
- evitino il contatto con persone fragili, immunodepresse o donne in gravidanza.
Qualora, durante questo periodo, si manifestino sintomi suggestivi di COVID-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2 ai fini diagnostici.