Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
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Partoanalgesia al San Matteo: 24 ore su 24, per sette giorni

(Pavia, 11 maggio 2017) - In italiano ma anche in inglese, francese, arabo e cinese; la traduzione è stata curata da medici madrelingua del San Matteo. E’ il testo (pubblicato da qualche giorno sul sito internet dell’ospedale – www.sanmatteo.org – nell’area dedicata al percorso nascita) che descrive la partoanalgesia, l’attività del Policlinico, garantita 24 ore su 24, sette giorni su sette. L’ospedale è tra i pochi centri ospedalieri della Lombardia che assicurano la presenza di un anestesista di guardia attiva completamente dedicato alla sala parto.
 
L’analgesia epidurale è gratuita ed è “la tecnica più sicura –spiega la responsabile del servizio, il medico anestesista Maria Paola De Monte – per controllare il dolore del travaglia e del parto: viene eseguita da un anestesista esperto di questa metodica su richiesta della partoriente, in accordo con l’equipe ostetrico-ginecologica”.
 
L’ambulatorio di partoanalgesia è attivo al San Matteo dal 2007: sono circa 2000 le donne che, annualmente vi accedono, anche per una valutazione clinica complessiva. In verità è dal 2002 che il parto indolore è assicurato alle partorienti che lo desiderano: da allora al 2006 le procedure eseguite sono state 434. Poi, con il 2007, con la strutturazione dell’attività, lo sviluppo e il consolidamento delle prestazioni: dal 2007 al 2015 sono state, infatti, 4.914 gli interventi di partoanalgesia realizzati, su un totale di 15.911 parti.
 
L’anno scorso, su un totale di 1957 parti avvenuti al San Matteo, le procedure di epidurale sono state 730 ovvero il 37,3%; nei primi mesi di quest’anno sono state 180 su 452 parti registrati. “Gli interventi hanno notevolmente abbattuto - aggiunge Maria Paola Del Monte – il ricorso al cesareo: nel 2016 solo il 13,6% delle donne che hanno richiesto l’epidurale hanno dovuto sottoporsi al taglio cesareo”.
 
Un ultimo dato: tra coloro che hanno richiesto il parto indolore le italiane, ovviamente sono la maggioranza, soprattutto se al primo figlio; una su quattro, invece, è straniera, in maggioranza araba, proveniente perlopiù dal Nord  Africa e dal Maghreb.
Data ultimo aggiornamento: 11/05/2017