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In primo piano

Uno studio sui nuovi trattamenti dell’arresto cardiaco

(Pavia, 30 gennaio 2019) - Importante evento divulgativo, nei giorni scorsi, dedicato alle nuove metodiche per il trattamento dell’arresto cardiaco. Con inizio alle 15.00, presso l’Aula 2 del DEA (al primo piano) si affronterà il tema del blocco anestetico del ganglio stellato, il nucleo nervoso principale per l’innervazione cardiaca che può generare aritmie.
Il Policlinico da anni studia gli effetti dell’asportazione chirurgica del ganglio nei pazienti sia con aritmia cardiaca ereditaria sia con cardiopatia strutturale: i risultati, ad oggi, sono stati ottimi.
“Oltre che per via chirurgica – spiega Alessandra Palo, responsabile del servizio territoriale del 118, l’AAT- il ganglio stellato può essere però bloccato, con iniezione anestetica, anche per via percutanea: vale la pena ricordare che tale tecnica è in uso da molto tempo nell’ambito della terapia del dolore”.
L’adozione di tale metodica è limitato, attualmente, a contesti intraospedalieri. Il San Matteo è stata il primo centro in Italia a documentarne l’efficacia: attualmente sono stati trattati 5 pazienti, senza complicanze.
“Tuttavia – aggiunge Alessandra Palo- data la scarsità di casi intraospedalieri e considerata l’elevata percentuale di arresti cardiaci in ambito extra ospedaliero, abbiamo disegnato il primo studio prospettico (STUDIO LIVE), per valutare l’efficacia del blocco percutaneo del ganglio stellato in ambiente extra ospedaliero nei pazienti con arresto cardiaco”.
Lo studio nasce al San Matteo dall’attiva collaborazione tra la Divisione di Cardiologia/UTIC, l’AREU ed in particolare AAT Pavia e la Struttura Formazione.
L’evento dei giorni scorsi, squisitamente divulgativo, si è rivolrto a medici, tecnici e infermieri. Seguirà nelle prossime settimane un training formativo di tutto il personale coinvolto. E’ prevista anche una formazione pratica sul campo, durante la quale sarà possibile esercitarsi su un modello tridimensionale del collo realizzato con il supporto degli ingegneri del Laboratorio 3D del San Matteo e con la collaborazione della Radiologia.
“La ricerca, autorizzata dal Comitato Etico, ha potenziali ricadute pratiche rilevanti – conclude la responsabile del 118 pavese - in termini, soprattutto, di miglioramento dell’outcome dei pazienti con arresto cardiaco pre ospedaliero”.
Nella foto, Alessandra Palo
Data ultimo aggiornamento: 30/01/2019