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Nuovo riconoscimento internazionale per Giampaolo Merlini

"E’ un grande privilegio ricevere questo premio che riconosce il grande lavoro svolto da tutto il gruppo che si occupa della ricerca e della cura dell’amiloidosi in Policlinico.  Questo risultato è stato raggiunto anche grazie al continuo supporto avuto dal San Matteo e dall’Università di Pavia in questi anni.  Grazie a questo lavoro sono stati sviluppati nuovi strumenti di diagnosi e di cura di malattie, una volta considerate incurabili e per le quali ora sono disponibili farmaci molto efficaci nel prolungare la durata e la qualità della vita".
Sono le parole con cui Giampaolo Merlinidirettore scientifico del San Matteo, ha commentato il prestigioso riconoscimento assegnato dall’International Myeloma Society (IMS): il premio Waldenström.
 
La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 14 settembre a Boston, nell’ambito della diciassettesima edizione dell’International Mieloma Worshop: l’autorevole incontro biennale dedicato alla promozione dello scambio scientifico e clinico sulle ultime scoperte nel mieloma multiplo e nei relativi disturbi delle plasmacellule.
Il premio Waldenström viene assegnato ogni due anni, a partire dal 1989, a ricercatori che si sono particolarmente distinti per il loro contributo nell’ambito del mieloma e prende il nome dal professor Jan Waldenström, un pioniere nel trattamento dei tumori del sangue.
 
Come vengono individuati i ricercatori? Ciascun membro del consiglio di amministrazione dell'International Myeloma Society e ciascun membro del comitato della sottocommissione del premio hanno selezionato i candidati: i quattro con il maggior numero di voti sono stati nominati per il premio.
Tra i quattro, oltre a Giampaolo Merlini, Facon Thierry, professore di ematologia e coordinatore del gruppo francese del mieloma; Peter Sonneveld, olandese, attualmente presidente della European Hematology Association; Vincent Rajkumar, direttore del Dipartimento di ematologia della Mayo Clinic nel Massachussets.
Ad ottenere il maggior numero di voti, da parte dei membri del consiglio di amministrazione dell'IMS e dei membri della sottocommissione per i premi, è stato appunto Giampaolo Merlini che ha partecipato anche ai lavori congressuali tenendo una Lecture sull’Amiloidosi.
A tal proposito, vale la pena qui ricordare che il professor Merlini ha istituito, presso il Policlinico San Matteo, il Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi Sistemiche, struttura di riferimento nazionale ed internazionale per le ricerche su queste malattie.
 
“Un prestigioso riconoscimento per il nostro direttore scientifico, per il suo impegno e il suo contributo esemplare nel campo della ricerca scientifica - commenta il direttore generaleCarlo Nicora –. E’ il risultato, come ha sottolineato lui stesso, anche di un grande lavoro di squadra ed è, per il San Matteo, motivo di orgoglio”.
 
Il premio attribuito a Gianpaolo Merlini proietta il San Matteo verso il suo futuro – chiosa il presidenteAlessandro Venturi -. Un’arena di competizione internazionale che permetta di valorizzare tutti i ricercatori e medici che operano, ogni giorno, con instancabile impegno e dedizione per offrire a tutte le persone le migliori cure. Il San Matteo sarà una piattaforma di ricerca e cura che accoglie i migliori da tutto il mondo. Sapere umano esperto e innovazione digitale guideranno la salute del futuro e permetteranno di coniugare allungamento delle aspettative di vita con uno stato di buona salute e benessere”.
 

 

Data ultimo aggiornamento: 17/10/2019