Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
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L’unione fa la forza (e la speranza): la collaborazione degli ospedali al servizio della vita e del dono

L’ECMO team del Policlinico San Matteo di Pavia all’Ospedale San Paolo di Milano per un prelievo di organi e tessuti

Si consolida la sinergia tra due grandi aziende sanitarie ospedaliere, l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano e la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, nuovamente insieme per effettuare un prelievo di organi e tessuti da una paziente deceduta in seguito ad arresto cardiaco.

L’Ospedale San Paolo, come già fatto in precedenza, ha contattato il Policlinico San Matteo di Pavia: centro di riferimento per l’ECMO, la circolazione extracorporea, una tecnica utilizzata sia per trattare patologie gravissime di cuore e polmoni, che per la conservazione degli organi addominali dopo la morte per arresto cardiaco irreversibile in previsione di eventuale trapianto.

La dott.ssa Maria Adele Figini, Coordinatore Locale Trapianti ha quindi applicato i protocolli per l’identificazione del paziente come possibile donatore attraverso le linee guida del Centro Nazionale Trapianti e, avuta l’autorizzazione del Nord Italia Transplant program (NipT), alla paziente donatrice, ormai a cuore fermo (classe Maastricht III) è stata attuata una perfusione normo termica regionale addominale grazie all’intervento della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, che ha prontamente attivato e messo a disposizione “ECMO Team”, un’équipe composta dal coordinamento locale trapianti, un cardiochirurgo, un perfusionista e tutte le strumentazioni per poter attuare la volontà donativa della paziente una volta deceduta.

Questo tipo di procedura è altamente innovativa e l’ASST Santi Paolo e Carlo è il primo ospedale in Italia ad averla attuata attraverso l’intervento di un team esterno, per la prima volta proprio quest’anno.

Il Coordinamento Regionale Trapianti ha seguito e coadiuvato le operazioni di allocazione degli organi. Anche il Servizio di Psicologia dell’ASST Santi Paolo e Carlo ha avuto un ruolo attivo nel processo di donazione, garantendo un aiuto psicologico ai familiari del donatore e supportando le comunicazioni difficili.

Grazie alla generosità del donatore, allo straordinario lavoro della équipe di Terapia Intensiva e di sala operatoria e alla preziosa collaborazione tra i due ospedali sono stati trapiantati il fegato ed un rene, rendendo possibile per i riceventi del Policlinico di Milano e del Policlinico di Pavia, una nuova speranza di vita.
Non solo prelievo di organi ma anche tessuti: cute destinata alla CCR innesti cutanee del Niguarda di Milano e le cornee alla Banca degli Occhi di Monza.
 

 

Data ultimo aggiornamento: 17/10/2019