#Facciolamiaparte. Donazione di organi e tessuti, partecipa anche tu alla campagna di Diamo il meglio di noi
Le donazioni e i trapianti non si fermano, neanche in questo periodo di emergenza.
Il 19 aprile si celebra la 23ma Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, promossa da Ministero della Salute, Centro Nazionale Trapianti (CNT) e associazioni di settore.
Il messaggio della Giornata Nazionale 2020 è: “#Io faccio la mia parte, tu puoi fare la tua. Dì sì alla donazione di organi e tessuti”.
Per sapere come diventare donatore, clicca qui.
Noi del Policlinico San Matteo vogliamo celebrare questa giornata raccontando una storia di dolore e speranza per sottolineare l’importanza della donazione di organi e tessuti e per esaltare il grande sentimento di altruismo e generosità che accomuna tutti i donatori.
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Dolore e speranza intrecciati in un raggio di sole che illumina
Il dolore per la perdita di una giovane vita si trasforma in speranza per altri pazienti in attesa di trapianto: un tiepido raggio di sole che illumina un momento così difficile.
A.P. aveva 50 anni e per due mesi era stato ricoverato all’UTIC del Policlinico San Matteo in attesa di un cuore nuovo che arriva il 26 di febbraio, nei giorni successivi all’esplosione della pandemia.
Dolore e speranza che si intrecciano nuovamente: il dolore per una giovane vita spezzata da un trauma cranico e la speranza per il cinquantenne emiliano che, dopo oltre sei anni di attesa, viene sottoposto a trapianto cardiaco.
La scorsa settimana era pronto per essere dimesso e tornare alla sua famiglia, alla sua vita, quando un’emorragia cerebrale spontanea, senza possibilità di trattamento, se l’è portato via, per sempre.
Il dolore e lo smarrimento per questa perdita lasciano subito spazio al senso del dono, all’altruismo: perché questa vita deve continuare anche se in modo differente.
Viene così data esecuzione sia al testamento biologico che lo stesso A.P. aveva redatto lo scorso mese di maggio sia alla volontà della famiglia.
E’ così che Andrea Bottazzi, coordinatore del Centro Donazioni e Trapianti, ha avviato le procedure per la donazione di organi a cuore fermo.
Dopo la conferma della negatività a COVID19, sono stati quindi applicati i protocolli per l’identificazione del paziente come possibile donatore attraverso le linee guida del Centro Nazionale Trapianti e, avuta l’autorizzazione del Nord Italia Transplant program (NITp), al paziente donatore, ormai a cuore fermo (classe Maastricht III) è stata attuata una perfusione normo termica regionale addominale con l’utilizzo dell’ECMO.
Il Coordinamento Regionale Trapianti ha seguito e coadiuvato le operazioni di allocazione degli organi.
Sono stati prelevati il fegato – trapiantato su un uomo 63enne ricoverato al Niguarda di Milano – ed entrambi i reni - trapiantati a due uomini, di 61 e 65 anni, ricoverati al San Raffaele-.