Il chirurgo Viganò all'International Gastric Cancer
Jacopò Viganò, chirurgo della Chirurgia generale 1, guidata dal professor Luca Ansaloni, è intervenuto al prestigioso congresso dell’International Gastric Cancer Association che si è svolto in Giappone a metà giugno.
Viganò, che ha una consolidata esperienza in Chirurgia Gastrica Oncologica e nel trattamento dei tumori peritoneali, ha rappresentato il San Matteo in quello che è considerato un appuntamento importante per i chirurghi di tutto il mondo, condividendo i risultati di lavori frutto di un approccio multidisciplinare più che consolidato in Policlinico.
Differenti figure professionali che si occupano di neoplasie gastriche: Salvatore Corallo e Anna Pagani, Oncologia; Andrea Peri, Chirurgia Generale 2; Laura Rovedatti, Endoscopia Digestiva; Anna Maria Cecilia Gallotti, Radiologia e Diagnostica per Immagini 1; Alessandro Vanoli, Anatomia Patologica; Riccardo Caccialanza e Amanda Casirati, Nutrizione Clinica; Raffella Picchioni, Anestesia e Rianimazione 3.
“Abbiamo presentato la nostra casistica di una tecnica laparoscopica/endoscopica di resezione limitata della parete gastrica per il trattamento dei tumori stomali gastrointestinali (GIST), neoplasie gastriche a basso grado di malignità. Questo tipo di tecnica, ampiamente applicata in Asia, è scarsamente diffusa in occidente e in Italia siamo uno dei pochi centri a proporla, insieme alla Chirurgia Esofago-Gastrica di Verona (prof. De Manzoni) con cui abbiamo presentato i dati congiunti – commenta il chirurgo Viganò –“.
Non solo. Il palcoscenico del congresso è stato l’occasione per presentare ai massimi esperti del settore, la casistica del San Matteo “di ricostruzione robotica dopo resezione esofago-gastrica sec. Ivor Lewis eseguita secondo una tecnica originale descritta per la prima volta da Andrea Peri, chirurgo della Chirurgia Generale 2”.
Tra gli altri lavori presentati anche i risultati del trattamento laparoscopioco dell’adenocarcinoma gastrico nel paziente anziano, evidenziando i vantaggi dell’approccio miniinvasivo; di trattamento con citoriduzione ed HIPEC (chemioterapia intraperitoneale) di paziente affetti da carcinosi peritoneale da adenocarcinome gastrico, “proponendo, in questo caso, un ampliamento delle indicazioni chirurgiche rispetto alle attuali linee guida, avendo raggiunto buoni risultati anche in pazienti con malattie molto avanzate”, come sottolinea il Dottor Viganò.
Il tutto senza dimenticare l’importanza della valutazione dello stato nutrizionale evidenziando, ancora una volta, come la malnutrizione sia uno dei determinanti delle possibili complicanze legate alla chemioterapia.
“Ho voluto approfittare di questa occasione per frequentare due centri di riferimento per la chirurgia gastrica e peritoneale - commenta il chirurgo del San Matteo –. Nello specifico il Cancer Institute Hospital di Tokyo (con il Professor Sano) e il Kishiwada Tokushukai Hospital di Osaka (con il Professor Yonemura)”.
“Il professor Sano è segretario della IGCA e il chirurgo che ha standardizzato le tecniche di linfoadenectomia per l’adenocarcinoma gastrico, diffondendole in tutto il mondo; ho già avuto l’occasione di frequentare il suo centro per conoscere e sperimentale la procedura LECS (laparo-endoscopic collaborative surgery), già consolidata nel suo centro – prosegue Viganò -. Il prof. Yonemura è invece uno dei principali esperti in Asia che si occupa di carcinosi peritoneale e, vista l’intensa attività di questo tipo che svolgiamo nel nostro istituto, l’occasione è stata quella per scambiare opinioni su indicazioni ed aspetti tecnici di queste complesse procedure”.