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Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani

 Il 5 maggio ricorre la Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ricordare a tutti l'importanza di questa pratica e per incoraggiare la sua adozione come abitudine quotidiana, così da contribuire a ridurre il rischio di malattie e migliorare la salute di tutti.

Perché la condivisione delle conoscenze sull’igiene delle mani è ancora così importante? Perché aiuta a fermare la diffusione di germi nocivi nel settore sanitario” è lo slogan scelto per la campagna 2024, il cui obiettivo è promuovere la conoscenza e lo sviluppo delle capacità degli operatori sanitari e assistenziali attraverso una formazione e un’istruzione innovative e di grande impatto sulla prevenzione e il controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. 
 
Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e la resistenza antimicrobica rappresentano uno dei maggiori problemi per la Sanità Pubblica a livello mondiale. Influiscono in modo significativo sulla qualità e sulla sicurezza delle cure in ambito sanitario, esponendo i pazienti ad aumento della degenza e della mortalità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, indica le infezioni correlate all’assistenza, come l’evento avverso più frequente durante l’erogazione di prestazioni e servizi sanitari, con un trend epidemiologico in progressione e un impatto clinico ed economico rilevante, con conseguente aumento di costi diretti e indiretti, dovuti ad un prolungamento della durata della degenza, della disabilità a lungo termine e della mortalità.
L’igiene delle mani rappresenta la misura più efficace per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e per limitare la diffusione dei microrganismi multiresistenti all’interno delle strutture sanitarie.
 
OMS indica i 5 momenti principali cui ricorrere alla pratica dell’igiene delle mani:



Si ricorda la frizione alcolica delle mani è la pratica più rapida e funzionale da utilizzare, valida in tutte le occasioni in cui le mani NON sono visibilmente sporche né sono state a contatto con materiale biologico o alimenti. In Italia è attivo dal 02/12/2021 il sistema di sorveglianza del Consumo di Soluzione Idroalcolica (CSIA) in ambito ospedaliero, il cui protocollo è stato sviluppato attraverso l’Azione centrale CCM “Sostegno alla Sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza anche a supporto del PNCAR”, affidata all’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo della sorveglianza consiste nel monitorare nel tempo, a livello nazionale e regionale, il consumo di soluzione idroalcolica in ambito ospedaliero, in ogni ospedale pubblico per acuti presente sul territorio.

Regione Lombardia monitora, quale indicatore di buona pratica assistenziale, ogni 6 mesi i consumi di soluzione alcolica di ogni Reparto presente presso le Strutture sanitarie lombarde secondo standard OMS con un valore di soglia di accettabilità pari ad un consumo minimo di 20 litri di prodotto rapportato a 1000 giornate di degenza nelle degenze standard e 40 litri di prodotto rapportato a 1000 giornate di degenza nelle aree ad alta intensità.

Le mani possono trasportare germi da una persona all'altra o da una superficie a un'altra, quindi lavarsi o igienizzarsi le mani regolarmente è essenziale per interrompere la catena di trasmissione e limitare la diffusione dei microrganismi multiresistenti.

Data ultimo aggiornamento: 03/05/2024