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Doppio trapianto di polmone: un successo che unisce solidarietà e multidisciplinarietà

In una notte sono stati eseguiti, contemporaneamente, due trapianti di polmone: un evento reso possibile dalla combinazione tra l’elevata competenza clinica delle équipe multidisciplinari, l’impegno dei professionisti coinvolti e la generosità di chi sceglie di donare gli organi, offrendo una nuova speranza di vita.
 

I trapianti

Il primo trapianto ha riguardato un paziente con fibrosi polmonare terminale. Per consentire una corretta espansione polmonare, sono stati impiantati tre lobi polmonari su cinque. I polmoni provenivano da un donatore a cuore fermo e sono stati sottoposti a cinque ore di riperfusione artificiale per verificarne l’idoneità prima dell’impianto.
Il secondo trapianto ha interessato un paziente già in lista per un trapianto cuore-polmone; ma il miglioramento della funzione cardiaca ha permesso di intervenire solo sui polmoni.
Entrambi gli interventi sono stati eseguiti utilizzando la circolazione extracorporea ECMO.
In trapianti così complessi, il ruolo del tecnico perfusionista è fondamentale perché gestisce questa tecnologia vitale, garantendo ossigenazione e circolazione del sangue quando cuore e polmoni non possono svolgere le loro funzioni. Grazie al lavoro impeccabile dei tecnici perfusionisti Cecilia De Stefani, Marica Forte, Valeria Parente e Cecilia Ragno, è stato possibile eseguire due interventi simultanei di rara complessità, dimostrando ancora una volta l’importanza di un team multidisciplinare altamente specializzato.


Un lavoro multidisciplinare eccezionale

La complessità degli interventi ha richiesto la collaborazione di tre équipe chirurgiche – cardiochirurgia, chirurgia toracica e terapia intensiva cardiopolmonare – che hanno lavorato ininterrottamente per oltre 22 ore, sostenute dall’instancabile contributo del personale infermieristico e del blocco operatorio cardio-toraco.
Le equipe erano composte da Antonio Sciortino cardiochirurgo, affiancato dal Dr. Eraldo Kuhsta, medico in formazione specialistica in cardiochirurgia, che hanno prelevato i polmoni, Stefano Pelenghi direttore della SC cardiochirurgia, Carlo Pellegrini cardiochirurgo, Giulio Melloni direttore della SC chirurgia toracica, Riccardo Giovannetti chirurgo toracico, Pietro Cornara, Andrea Pellegrini e Mariangela Sottosanti anestesisti e Martina Gallizzi medico in formazione specialistica in Anestesia.
Nonché gli pneumologi, guidati dal professor Angelo Corsico, che hanno in cura i pazienti nelle fasi pre e post trapianto: Federica Briganti, Sara Lettieri e Valentina Vertui.
Completavano le equipe gli infermieri Danilo D'Emanuele, Michele Dicataldo, Chiara Genovese, Marco Macchione, Chiara Padovani, Massimiliano Ruggeri; gli OSS Silvano Cinieri, Carmela Farruggio e Rosita Occhiuzzi.
In molti hanno risposto alla chiamata al di fuori dell’orario di reperibilità, consentendo l’apertura simultanea di due sale operatorie; ed in questo è stato essenziale il ruolo del coordinatore infermieristico della cardiochirurgia, Cristina Mangiarotti, che ha contribuito alla gestione organizzativa straordinaria del secondo intervento.
Questo doppio trapianto rappresenta un’evidenza dell’impegno continuo del Policlinico San Matteo nel campo trapiantologico ed è la testimonianza di quanto il lavoro collettivo, unito alla competenza tecnica e alla passione per la cura, possa fare la differenza nella vita dei pazienti – commenta il direttore sanitario ff Alba Muzzi -. Per questo desideriamo ringraziare tutti i professionisti che hanno reso possibile questo risultato straordinario, ricordando che ogni trapianto è un gesto d’amore che lega indissolubilmente la vita di chi dona e di chi riceve”.

Data ultimo aggiornamento: 12/12/2024