Trattamento e gestione del paziente con sospetto ictus cerebrale
Oggi lictus cerebrale rappresenta la terza causa di morte nel mondo industrializzato, ed è responsabile del 10-12% dei decessi/ anno e di un elevato grado di invalidità nel 40% nei sopravvissuti.
In Italia ogni anno vi sono 196.000 nuovi casi di ictus; la mortalità è del 20-30% nei primi tre mesi.
Le proiezioni per il 2016 vedono questo numero in aumento fino a circa 206.000 nuovi casi per anno sulla base delle modificazioni demografiche della popolazione. La prevalenza aumenta in relazione alletà e, in base agli studi internazionali, raggiunge valori che vanno dal tra 4,61 al 7,33 per 1000 abitanti nei soggetti di età superiore a 65 anni. (2,5 per 1000 abitanti sulla popolazione in generale).
La prevalenza in Italia, è del 6,5% nella fascia di età compresa fra 64 e 84 anni; tra i pazienti già colpiti da ictus, vi è un rischio di recidive, che varia dal 4% al 9% per ogni anno durante i primi 5 anni dopo lepisodio iniziale.
Anche presso il DEA, il dipartimento di Emergenza ed Accettazione, della Fondazione Policlinico San Matteo, la patologia cerebrovascolare acuta costituisce una parte importante delle richieste urgenti.
Proprio per fare fronte a questa realtà e per garantire il migliore approccio diagnostico e terapeutico al paziente, le due Fondazioni hanno messo a punto una tipologia organizzativa che prevede unintegrazione, con la condivisione di tutto liter diagnostico-terapeutico. Il progetto integrato, diventato operativo il 15 giugno scorso, prevede la presenza presso il Pronto Soccorso della Fondazione San Matteo di un medico neurologo della Fondazione Mondino dalle ore 8.00 del mattino alle 20 di sera, sette giorni la settimana.
Questo nuovo tipo di organizzazione commenta il presidente della Fondazione San Matteo, Alberto Guglielmo ci consente un miglioramento della qualità e della sicurezza delle prestazioni e lo svolgimento dellattività di unità di area cerebrovascolare di terzo livello. Rappresenta inoltre lanticipazione di una struttura integrata e un primo passo verso una più ampia collaborazione con la Fondazione Mondino.
Questo accordo aggiunge il presidente della Fondazione Mondino Angiolino Stella rappresenta un passo concreto, dopo una lunga fase di gestazione e preparazione, verso una più stretta collaborazione tra i due IRCCS, San Matteo e Mondino, per la realizzazione del progetto stroke. Ritengo si tratti di un obiettivo prioritario, che sempre più caratterizza la strategia dei rapporti dei due enti sanitari, sia fra di loro, sia con lUniversità.
In virtù dellaccordo, verrà infatti istituito presso la Fondazione San Matteo, un Dipartimento tecnico di Neuroscienze, costituito dalle strutture complesse di : neurochirurgia San Matteo, Neurologia San Matteo, Neurochirurgia Mondino, Neurologia Mondino, Azienda Ospedaliera di Pavia Psichiatria. ((cfr. allegati : slide + sezione POA). Patologie importanti come quelle a carico del Sistema Nervoso Centrale e del Sistema Nervoso Periferico possono infatti ottenere la miglior risposta dalla sinergia di professionisti che interagiscono sullintero percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo delle malattie, in una continua sinergia di know-how e pratica clinica.
Secondo gli accordi, inoltre, lo specialista neurologo oltre a fornire assistenza presso il Pronto Soccorso, garantirà anche la sua presenza presso la stroke unit ed effettuerà le consulenze allinterno della Fondazione.