Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
N° Verde Prenotazioni (rete fissa) 800.638638 | 02 99.95.99 (da cellulare)
       
Notizie e avvisi

Nuovi scenari per la diagnosi e terapia della retinopatia dei neonati pre-termine

Policlinico San Matteo
Presso la Clinica Oculistica della Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, grazie ad una importante donazione fatta dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia, è stata acquistata ed è in funzione la Retcam3, apparecchiatura che si avvale di una tecnologia di ultima generazione e trova applicazione clinica nella diagnosi, terapia e follow-up di molte patologie oftalmologiche in ambito pediatrico.
Il principale e più rilevante impiego è quello rivolto alla retinopatia del bambino nato pretermine (ROP= Retinopathy of Prematurity), patologia per la quale il San Matteo è uno dei centri di riferimento nazionale.

La RetCam3.
La RET CAM 3 è attualmente è lo strumento più avanzato nella diagnosi, nella terapia e nel follow-up del prematuro affetto da retinopatia del pretermine. Si tratta del primo modello presente in Italia. Sul territorio nazionale infatti, sono funzionanti altri 25 modelli precedenti di RETCAM ma il modello di cui si è dotata la struttura di Oculistica del San Matteo è quello tecnologicamante più avanzato. Il sistema di imaging oftalmico RetCam3 consente l’acquisizione rapida di immagini e video digitali dell’occhio, a grande campo ed elevata risoluzione, ed un’avanzata analisi fluorangiografica..

RetCam3 e la retinopatia del pretermine.
Negli ultimi anni, questa grave patologia, anche in considerazione della sopravvivenza di neonati sempre piu’ prematuri, ha assunto caratteristiche ed evoluzione del tutto imprevedibili e di estrema aggressività. A fianco della ROP definita “classica” stiamo assistendo infatti alla comparsa dell’“agressive posterior ROP”, una patologia di difficile gestione ed ad altissimo rischio di insuccesso.
La RetCam3, essendo dotata di supporto fluorangiografo, consente in modo esclusivo lo studio con mezzo di contrasto delle anomalie vascolari retiniche, che stanno alla base della retinopatia del pretermine e segna una nuova era nella diagnosi e nella gestione terapeutica della ROP classica, ma soprattutto della AP-ROP.

“ Grazie all’utilizzo della RetCam3 – spiega il prof. Paolo Emilio Bianchi, direttore della Clinica Oculistica del San Matteo - la nostra capacità diagnostica nei confronti della retinopatia del prematuro (ROP) si è notevolmente potenziata, con una ricaduta fortemente positiva sulla gestione terapeutica della malattia. Prima dell’impiego di questa nuova tecnologia, il trattamento era fondato esclusivamente sul giudizio clinico. Ora, non solo il quadro retinico e lo stadio della malattia sono documentabili con il rilevamento digitale delle immagini, ma è possibile ottenere informazioni del tutto esclusive ed esaustive sul grado e sulla evolutività della vascolarizzazione retinica mediante un’ analisi fluorangiografica, vale a dire un’angiografia retinica con mezzo di contrasto.”

Al momento attuale già diversi prematuri, ricoverati presso la struttura di Patologia Neonatale della nostra Fondazione, hanno beneficiato dell’utilizzo di questa strumentazione. Negli ultimi due mesi sono stati esaminati con RetCam3 sette bambini prematuri ad altissimo rischio (età gestazionale inferiore a 25 settimane, peso alla nascita tra 450 e 600 gr) e cinque di loro, affetti da una grave retinopatia, che avrebbe potuto portare al distacco di retina e anche alla cecità, sono stati trattati con la fotocoagulazione laser.

“ L’esame fluorangiografico – prosegue Bianchi - è stato fondamentale nella diagnosi tempestiva di recidive della ROP e ha permesso di pianificare al meglio il timing e la sede del trattamento fotocoagulativo. Anticipare i tempi ci ha permesso di fare un trattamento più leggero, più sicuro e più mirato, migliorando sia la prognosi anatomica che funzionale della retinopatia.
Nei casi particolarmente complessi è stato possibile effettuare un consulto con centri che già utilizzano questa tecnologia inviando in tempo reale le immagini per via telematica.
L’introduzione di tali procedure, rese possibili solamente con l’utilizzo della RetCam3, ha segnato una nuova ed importante tappa nel percorso di innovazioni clinico-diagnostiche e terapeutiche presso il nostro centro.”
Data ultimo aggiornamento: 06/10/2009