Notizie e avvisi
Posso far visita ad un parente ricoverato?
Stante l'evoluzione epidemiologica del virus, le visite ai pazienti ricoverati sono consentite con le seguenti modalità:
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accesso consentito ai familiari di pazienti COVID negativi con programma di ricovero superiore a 3 giorni (oltre 2 notti di ricovero);
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1 familiare per paziente ricoverato (preferibilmente lo stesso) per tutta la durata del ricovero, in possesso di tampone antigenico / molecolare negativo valido e con TC° < 37.5, con permanenza massima di 45 minuti;
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giornate previste per le visite: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 12:00 alle ore 13:00 oppure dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Sono confermate le misure comportamentali attualmente previste (igiene mani e utilizzo di mascherina chirurgica/FFP2).
Restano invariate le disposizioni relative ai pazienti in condizioni di particolare gravità o aventi titolo (es.minori, disabili).
E’ consentito l’ingresso del genitore dei neonati accolti presso i Reparti di Ostetricia e di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, purchè muniti di tampone antigenico/molecolare negativo valido.
Per i pazienti minori o disabili o che comunque richiedano assistenza continua (ad es. invalidi civili al 100% con incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita), è consentita la presenza di un caregiver per tutta la durata del ricovero, previa conferma della negatività del tampone rinofaringeo per la ricerca del virus SARS-CoV-2 eseguito (anche all’accompagnatore) prima dell’ingresso.
Sono, inoltre, autorizzate le visite (da concordarsi con i Responsabili di SC e Coordinatori infermieristici) ai pazienti in condizioni cliniche terminali con prognosi infausta a breve, potenzialmente già nel corso del ricovero e/o con fragilità estrema, per i quali è consigliabile l’esecuzione del tampone rinofaringeo. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, vengono elencate alcune condizioni di "fragilità estrema":
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decadimento cognitivo severo (punteggio MMSE < 15), con utilità della presenza di un familiare per il mantenimento di un contatto con la realtà o per la riduzione della contenzione fisica o farmacologica;
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gravi deficit neurologici (ad es., gravi compromissioni in patologie neurodegenerative);
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disfagia con necessità di lunghi tempi di imboccamento (per la lentezza dell'innesco deglutitorio o per rifiuto del cibo in assenza di volti familiari);
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elevato rischio di cadute (scala Conley con punteggio finale ≥ 2), con utilità della presenza di un familiare per sorvegliare il paziente e per favorire la mobilizzazione del paziente.
Non sono in ogni caso consentite visite che prevedano contatto diretto nei confronti di pazienti con infezione sospetta o accertata da virus SARS-CoV-2.
Data ultimo aggiornamento:
27/01/2023