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Nuove linee guida trapiantologiche per la gestione delle neoplasie mieloproliferative e mielodisplastiche/mieloproliferative "non-classiche"



Un gruppo di oltre 40 esperti internazionali, coordinato dal dottor Nicola Polverelli, ematologo responsabile della SS Trapianto Midollo della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, ha elaborato un importante documento che contiene le nuove linee guida per la gestione delle neoplasie mieloproliferative (MPN) e delle neoplasie mielodisplastiche/mieloproliferative "non-classiche" (MDS/MPN), con un focus particolare sulla selezione dei pazienti candidati al trapianto di cellule staminali ematopoietiche e sulla gestione pre e post-trapianto.

Il lavoro è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Blood”.
Le patologie valutate dagli esperti includono la leucemia neutrofilica cronica (CNL), la leucemia eosinofila cronica (CEL, NOS), le neoplasie mieloidi/linfoidi con eosinofilia e fusione dei geni delle tirosin-chinasi (MLN-E-TK), le neoplasie mieloproliferative non classificabili (MPN-U), la leucemia mieloide cronica atipica (aCML), le sindromi mielodisplastiche/mieloproliferative con trombocitosi (con o senza mutazione di SF3B1), e le neoplasie mielodisplastiche/mieloproliferative non classificabili (MDS/MPN, NOS).
Tra gli autori della pubblicazione figurano anche i professori Luca Arcaini, direttore SC Ematologia 1, e Luca Malcovati, direttore SC Ematologia Molecolare e Medicina di Precisione del San Matteo. 
Le neoplasie mieloproliferative e mielodisplastiche "non classiche" rappresentano patologie rare e complesse, per le quali la diagnosi e la gestione sono ancora sfidanti – commenta l’ematologo, Nicola Polverelli -. Queste linee guida offrono un riferimento condiviso per ottimizzare la selezione dei candidati al trapianto e migliorarne gli esiti”.

Diagnosi Precoce e Strategie Terapeutiche

Uno degli aspetti chiave del documento è l’importanza di una diagnosi precoce.
Il monitoraggio continuo dei pazienti, per identificare segni precoci di progressione della malattia, è cruciale per decidere il momento più opportuno per il trapianto. In particolare, si pone attenzione alla funzionalità degli organi, soprattutto nei pazienti con eosinofilia.
Viene inoltre raccomandato l’impiego di strategie terapeutiche come ponte al trapianto, che mirano a ottimizzare le condizioni del paziente, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare all’interno di un team altamente specializzato nella gestione di queste patologie complesse e rare.

Prospettive Future

Le linee guida non solo rappresentano un avanzamento significativo nella gestione clinica attuale, ma costituiscono anche un punto di partenza per future ricerche sul trattamento delle neoplasie mieloproliferative e mielodisplastiche/mieloproliferative "non classiche".
L’obiettivo è affinare ulteriormente le strategie terapeutiche e standardizzare le pratiche cliniche a livello internazionale.
Questo documento segna un importante passo avanti nell’ottimizzazione della gestione di queste patologie rare, offrendo strumenti concreti per migliorare la qualità e l'aspettativa di vita dei pazienti e promuovendo una standardizzazione globale delle cure ” conclude il responsabile della SS Trapianto midollo del San Matteo.

Data ultimo aggiornamento: 10/04/2025