Convegno 26 e 27 marzo:"Le neoplasie in situ della mammella"
Con il patrocinio dellUniversità degli Studi di Pavia, della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia, dellOrdine dei Medici di Pavia e delle più prestigiose Società Scientifiche Nazionali, il 26 e 27 marzo 2009 alle ore 8.30, presso lAula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia, si terrà il primo convegno organizzato dal Gruppo Interdisciplinare Neoplasia Mammaria della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia, dal titolo: Le neoplasie in situ della mammella: aspetti diagnostici e prospettive terapeutiche.
Presidente del convegno sarà il dott. Giuseppe Di Giulio, Responsabile del Servizio di Senologia della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo.
In qualità di Coordinatore del Gruppo - afferma il dott. Di Giulio- e daccordo con i colleghi, ho voluto dedicare questo primo incontro allapprofondimento di un tema emergente nellambito della patologia mammaria, e cioè delle neoplasie in situ.
Tra i relatori del convegno: Alberto Costa (Direttore della Scuola Europea di Oncologia); Bruno Cutuli (Radioterapista - Polycinique Courlancy, Reims); Virgilio Sacchini (Chirurgo - Memorial Sloan Kettering Cancer Centre, New York); e i principali esperti nazionali dellargomento.
La diffusione dei programmi di screening e la maggior sensibilizzazione delle donne sullimportanza della diagnosi precoce, uniti agli importanti innovamenti tecnologici nella diagnostica senologica e alla nascita dei Servizi di Senologia, hanno portato negli ultimi anni, allosservazione di un numero sempre maggiore di queste forme di neoplasia mammaria che sono, nella maggior parte dei casi, non evidenti clinicamente ma identificabili attraverso la mammografia e/o lecografia.
Linquadramento ed il trattamento delle neoplasie in situ- afferma Di Giulio- rappresenta un prototipo dellinterazione interdisciplinare, poiché solo dalla stretta collaborazione fra le molte figure specialistiche che ruotano intorno alla donna, deriva la miglior personalizzazione del percorso di cura.
Oggi, grazie alla diagnosi precoce del carcinoma in situ è possibile una riduzione del 20-40% dellincidenza di carcinomi invasivi.
Il nostro convegno -continua Di Giulio - ha lobiettivo di fornire uno scenario completo e aggiornato della malattia non infiltrante della mammella, comprendendo tutti gli aspetti diagnostici e terapeutici, attraverso il contributo dei più importanti esperti, di rilevanza nazionale ed internazionale, in tale settore scientifico.
Più in dettaglio, gli argomenti oggetto di discussione saranno:
- leterogeneità delle neoplasie in situ dal punto di vista radiologico e istologico, cui corrisponde diversa aggressività biologica;
- linadeguatezza delle classificazioni basate sui criteri morfologici che sono insufficienti a prevedere le evoluzioni delle forme in situ;
- lassenza di univoche linee guida sui fattori prognostici e sui trattamenti chirurgici, oncologici e radioterapici di queste forme.
La chiusura dei lavori sarà affidata allAssociazione Onlus A.D.O.S. Pavia (Associazione Donne Operate al Seno), la cui costante interazione con il personale sanitario è preziosa spinta alla crescita umana e professionale.