SS Pronto Soccorso e OBI

La mission consiste nell’accogliere tutti coloro che si rivolgono al Pronto soccorso e nel gestire tutte le patologie acute in atto, i pazienti critici e le problematiche traumatiche.

L’unità di Osservazione Breve Intensiva è un’area dedicata ai pazienti che necessitano di osservazione clinica e strumentale e di terapia di breve durata (non superiore alle 24 ore).

Il termine “intensiva” esprime la necessità di diagnostica, assistenza clinica e trattamento, concentrati in un breve periodo di tempo, rispetto alla degenza, senza l’invasività propria dei reparti di terapia intensiva. 

Le competenze del personale e l’adeguatezza delle apparecchiature informatiche e tecnologiche sono essenziali al raggiungimento degli obiettivi della Struttura.

Le funzioni a cui assolve l’OBI sono:

• Evitare i ricoveri inappropriati
• Evitare le dimissioni improprie
• Migliorare la qualità dell’assistenza e delle cure e la percezione del paziente di essere assistito in maniera adeguata.

Questi obiettivi (linee guida ACEP e SIMEU) si raggiungono assicurando:

• valutazione protratta ai pazienti che presentano quadri clinici non diagnostici
• valutazione longitudinale di patologie a bassa probabilità ed elevati rischio evolutivo (es. dolore toracico a bassa probabilità);
• osservazione prolungata e un approfondimento diagnostico per le patologie a probabilità intermedia e rischio intermedio (es. dolore addominale-politrauma senza compromissione sistemica);
• osservazione prolungata per le patologie a probabilità elevata e rischio basso (es. colica renale);
• trattamento iniziale ospedaliero per le patologie a basso rischio e rapida risoluzione;
• eventuale disponibilità ad accogliere pazienti non strettamente rispondenti ai criteri OBI ma in attesa di ricovero, allo scopo di collaborare nei momenti di iperafflusso fino ad un massimo del 30% delle postazioni disponibili.

L’OBI interagisce e collabora con il resto del Pronto Soccorso, con la SC Medicina d’urgenza e con la quotidiana attività dei Bed Manager.

Partecipa attivamente alle attività di ricerca della Struttura, in particolar modo legate a:

• impiego dell’ecografia bedside
• stratificazione prognostica di diversi quadri di urgenza/emergenza
• utilizzo, proposta e validazione di scale diagnostiche e prognostiche
• studio dei biomarcatori di danno precoce e della loro rilevanza a livello diagnostico, prognostico e di efficacia/efficienza del percorso diagnostico-assistenziale.