"La Qualità Conta per i Pazienti con Sindrome Coronarica Acuta": Disegno di una Nuova Iniziativa di Audit & Feedback Clinico per Promuovere lEquità, la Trasparenza, e la Tempestività di Cure
Codice progetto: PNRR-MCNT2-2023-12377015
PI: Sergio Leonardi
Ente richiedente: Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo
Titolo: "La Qualità Conta per i Pazienti con Sindrome Coronarica Acuta": Disegno di una Nuova Iniziativa di Audit & Feedback Clinico per Promuovere lEquità, la Trasparenza, e la Tempestività di Cure
Riassunto: Nonostante esistano indicatori consolidati di qualità per la diagnosi e la terapia nei pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA), questi non vengono sistematicamente riportati in Italia, causando un divario tra evidenze e pratica clinica. Nel 2021, il Programma Nazionale Esiti (PNE) dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AgeNaS) ha rilevato che la proporzione mediana di pazienti italiani con infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) che hanno ricevuto una riperfusione entro 90 minuti dall'ammissione era solo del 56%. Questo valore, solo una frazione dellobiettivo di riperfusione tempestiva raccomandati dalle linee guida, è rimasto invariato dal 2020. Pertanto, è urgente promovuore iniziative che migliorino gli indicatori di assistenza sanitaria nel mondo reale, soprattutto per condizioni comuni e gravi come la SCA.
Proponiamo quindi di realizzare una nuova iniziativa di audit e feedback nei pazienti con SCA in collaborazione tra AgeNaS, il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione (DEP) della Regione Lazio e tre ospedali universitari in Italia. Ipotizziamo che la pubblicazione online ogni sei mesi di indicatori di qualità attuabili per la diagnosi e la terapia nei pazienti con SCA, seguita da interventi di feedback personalizzati per ogni ospedale, sia fattibile, possa ridurre l'inerzia diagnostica e terapeutica e sia associata a migliori esiti clinici per i pazienti. Per promuovere l'equità, verificheremo che l'inclusione consecutiva della totalità stimata dei pazienti ammessi con SCA in ciascun ospedale partecipante sia misurata e quantificata tramite un indicatore dedicato, l'indice di consecutività.
Valuteremo sei indicatori diagnostici e terapeutici da riportare online sulla base delle evidenze delle linee guida internazionali e delle misure di performance informate dai dati preliminari che abbiamo generato su 5107 pazienti con SCA riguardanti la fattibilità della verifica dell'inclusione consecutiva e le priorità di implementazione degli indicatori di qualità esistenti.
Valuteremo 3 indicatori per la diagnosi:
i) presenza di una diagnosi eziologica alla dimissione
ii) misurazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra
iii) misurazione del colesterolo LDL
e 3 indicatori per la terapia:
i) proporzione di pazienti eleggibili con SCA gestiti in modo invasivo
ii) ii) riperfusione tempestiva nei pazienti con SCA destinati a una gestione invasiva
iii) iii) terapia medica ottimizzata alla dimissione.
La fattibilità dei processi di audit e feedback sarà valutata utilizzando un approccio multidimensionale complementare che include metriche di trasparenza, tempestività, completezza della documentazione e utilizzo delle risorse per valutare in modo esaustivo non solo se la sua implementazione è riuscita, ma anche se è generalizzabile ed efficace.
Come obiettivo secondario, valuteremo l'accuratezza diagnostica degli attuali codici amministrativi PNE utilizzati per la derivazione dell'IMA rispetto a uno standard di riferimento di una diagnosi di IMA aggiudicata da un Comitato di Eventi Clinici (CEC). Infine, testeremo se questa iniziativa di audit e feedback sarà associata a un miglioramento della qualità dell'assistenza nel tempo nei nostri ospedali rispetto agli altri ospedali italiani.
In conclusione, crediamo che un'iniziativa collaborativa e aperta di audit e feedback tra clinici, epidemiologi e decisori sanitari possa sinergicamente migliorare la qualità promuovendo trasparenza, equità, responsabilità e consapevolezza pubblica. Questo potrebbe migliorare l'assistenza per la SCA nei nostri ospedali, informare le future versioni del PNE e quindi l'assistenza per la SCA in altri ospedali italiani, e potenzialmente trasformare la cura sanitaria in Italia.