Dipartimento Cardiotoracovascolare
ORGANIZZAZIONE
Il Dipartimento è costituito da Strutture Complesse e Strutture Semplici Dipartimentali, di seguito indicate:
- SSD Cardiologia 2 - Aritmologia ed Elettrofisiologia
- SSD Cardiochirurgia 2 - Centro Chirurgia ipertensione polmonare
- SSD Cardiologia Traslazionale
- SC AR2 - Anestesia e Terapia Intensiva Cardiotoracica
- SC AR3 - Anestesia e Terapia Intensiva post chirurgica
- SS Anestesia per la Chirurgia Generale
- SS Anestesia Ostetrica, Ginecologia
- SS Tipo - Terapia Intensiva post operatoria
- SC Cardiochirurgia 1
- SS Chirurgia dell'ECMO
- SS Chirurgia Valvolare
- SC Cardiologia 1
- SS Cardiomiopatie trapiantologia e ipertensione polmonare
- SS Emodinamica
- SS Unità Terapia Intensiva Cardiologica - Utic
- SC Chirurgia Vascolare
- SS Chirurgia Vascolare d'urgenza
- SC Chirurgia Toracica
- SC Pneumologia
ATTIVITA'
Le principali attività del Dipartimento consistono nell’erogazione di prestazioni appropriate, sicure, efficaci ed efficienti, volte a soddisfare il bisogno di salute e di accoglienza delle persone malate e dei loro familiari afferenti alla Fondazione attraverso:
- L’ottimizzazione del percorso di diagnosi, terapia attiva e di supporto dei pazienti affetti da patologie oncologiche ed ematologiche dell’adulto nell’ottica della multidisciplinarietà e della corretta individuazione e gestione delle interfacce strategiche per l’implementazione dei PDTA aziendali e territoriali
- L’innovazione organizzativa e gestionale, in un contesto di costante attenzione alla cura globale della persona e alla qualità del servizio erogato, con impegno all’utilizzo proprio delle risorse, inclusi i farmaci ad alto costo, in linea con le indicazioni delle società scientifiche e di Regione Lombardia
- L’implementazione dei servizi di accoglienza e supporto ai familiari
- L’effettuazione di un’attività di trapianto autologo e allogenico di alto livello in linea con gli standard di accreditamento Nazionale ed Internazionale (JACIE)
- La creazione di sinergie di ricerca, anche mediante l’integrazione dell’area propriamente clinica con quella della ricerca traslazionale, con l’obbiettivo di essere leader in progetti capaci di attrarre risorse e i cui risultati possano essere pubblicati su riviste ad alto IF e portare al miglioramento delle cure.